Giornata di studi: "La Sardegna e il Mediterraneo: dall’archeologia alla società"
L’Ateneo dedica due giornate di studi alla memoria dell’archeologo Ercole Contu – l’ultimo pioniere dell’archeologia sarda ma anche attento custode e promotore delle testimonianze storiche dell’Università di Sassari come segretario della prima Commissione per il nostro Museo - a novantasei anni dalla nascita e due dalla scomparsa con il convegno “La Sardegna e il Mediterraneo: dall’archeologia alla società”.
Promosso dal Ce.Sim (Centro studi Identità e Memoria), dai Dipartimenti di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione e di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Ateneo, dal Museo scientifico dell’Università (mUNISS) e dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.
Ercole Contu, nato a Villanovatulo il 18 gennaio del 1924, è stato uno dei grandi protagonisti dell’archeologia sarda fino alla sua morte, avvenuta il 7 gennaio 2018.
Laureato in Lettere a Cagliari nel 1948, dopo una carriera nell’amministrazione delle Antichità e belle arti, culminata a Sassari come Soprintendente nel 1975, lo studioso ha sposato il mondo universitario, diventando Professore Ordinario nel 1980. È stato più volte direttore dell’Istituto di Antichità e Arte della Facoltà di Magistero, e preside della stessa.
Nel 2003 è stato nominato Professore emerito dell’Università di Sassari.
Le ricerche presso l’altare di Monte d’Accoddi, iniziate nel 1952 su impulso di Antonio Segni, sono proseguite fino al 1958.
A lui si deve l’allestimento del Museo Sanna di Sassari, nelle sue parole “un museo per tutti”. Con la stessa idea profuse il suo impegno anche per la nascita del Museo scientifico dell’Università.