Dualismo in Sardegna. Il caso della Criminalità
Giovedì 28 marzo alle ore 17.00 nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna a Sassari si è tenuto un seminario pubblico finalizzato a riflettere sui mutamenti della criminalità nell’Isola a partire dal volume “Dualismo in Sardegna. Il caso della Criminalità”, curato da Antonietta Mazzette (Università di Sassari) per la collana di Sociologia urbana della Franco Angeli.
l volume non propone una risposta ai tanti perché in Sardegna, in particolare nella ZCO, persistano forme di criminalità con un uso della violenza ragguardevole, ma procede per approssimazione, andando a vedere l'effetto delle norme sulla criminalità (Gianni Caria); riflettendo criticamente sulla comunità (Romina Deriu); calcolando i costi dell'agire criminale, soprattutto di quello connesso alla droga (Manuela Pulina, Domenica Dettori, Gabriela Ladu); intravedendo nelle forme embrionali di baby gang il possibile volto futuro e non meno violento della criminalità (Laura Dessantis, Sara Spanu); costruendo i set places della forma più estrema della violenza, quali sono gli omicidi (Daniele Pulino).La Sardegna non è mediamente una regione “a rischio” criminalità, se non per alcune tiopologie di reati, quali gli omicidi (tentati e consumati), gli attentati ( in senso a-tecnico) e le coltivazioni illegali di cannabis.